Probabilmente è uno dei più vivaci e rinomati centri di tutta la Provincia di Rieti. Si estende su un territorio collinoso e si affaccia sulla Valle Teverina, offrendo un magnifico e vasto panorama sul Monte Soratte. E’un centro agricolo, dinamico e accogliente, ideale per trascorrere le vacanze estive, animate dalle molteplici manifestazioni che hanno luogo nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto.
La piazza di Poggio Mirteto
Il nome di Poggio Mirteto deriva dal latino podium, luogo alto e arroccato, utile per la difesa di chi cerca riparo e myrtetum, lascia pensare che un tempo la zona fosse ricca di mirti, piante sempreverdi dalle piccole infiorescenze chiare. Bello e panoramico il suo centro storico, si raccomanda anche una visita in località S. Valentino ai reperti archeologici romani ( Villa i Casoni e i Bagni di Lucilla ) Per gli amanti delle passeggiate nella natura, suggeriamo la Riserva Tevere-Farfa, percorribile anche in bicicletta ed il Parco Urbano della Selva Marcigliana. Questi parchi regalano bellissimi paesaggi agli occhi dei visitatori ed offrono riparo nei loro boschi popolati da istrici, tassi, volpi, cinghiali e predatori notturni.
Poggio Mirteto venne fondato tra 1250 ed il 1300 in veste di castrum, in occasione della marcia su Roma di Federico II di Svevia. Nel ‘700 ospitava l’industria della seta e del baco e nell’800 una importante industria del vetro. Nel corso dei secoli fu governato da potenti famiglie quali i Farnese, gli Orsini, i Mattei ed i Bonaccorsi, infine di nuovo sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio. Nel 1841 fu sede vescovile. Poggio Mirteto visse un periodo di florido benessere, grazie anche all’ottima posizione geografica e alle vie di comunicazione. Durante il Risorgimento, Poggio Mirteto prese parte ai moti rivoluzionari. Anche Garibaldi passò di qui con 4000 uomini e a testimonianza di questo passaggio La Banda Comunale, chiamata ‘Garibaldina’ veste ancora oggi l’uniforme dei ‘Mille’. A dare notevole impulso all’economia locale fu nel 1860 la creazione di un ginnasio che segnò l’inizio della scolarizzazione di tutta la Bassa Sabina con la successiva costruzione sul luogo di molte scuole. La frequentazione del paese ha così favorito lo sviluppo dell’economia locale facendo di Poggio Mirteto il centro economicamente più vivo della Bassa Sabina.