A 535 m sul livello del mare, il Lago del Salto è uno stupendo lago artificiale creato nel 1940 dallo sbarramento del fiume omonimo, il quale nasce sui monti della Marsica e confluisce nel Velino presso Rieti.
Fiumi e laghi in Sabina (Lazio)
Il bacino, le cui acque sono condivise con quelle del vicino Lago del Turano (altro bacino idroelettrico) è inserito in un bellissimo contesto naturale, circondato da boschi di castagni e querce, ricchi di funghi nella stagione propizia.
I due bacini artificiali del Salto e del Turano, alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, costruita nel 1942 per alimentare le valli reatine. Una grossa lapide presso la diga incisa nella roccia ricorda i morti per la costruzione del possente sbarramento cementizio altro oltre 90 m, e secondo leggende popolari locali all’epoca della sua costruzione era la diga più alta d’Italia.
Il lago, lungo una decina di chilometri e largo uno, presenta una estensione di ben 820 ettari circa e occupa l’ampia vallata del Cicolano, antica terra degli Equi, cosparsa di antichi paesi e di piccoli borghi arroccati sulle alture.
I centri abitati che sorgevano nell’area oggi occupata dalle acque sono stati cancellati per la realizzazione dell’invaso e successivamente ricostruiti sulle sponde del lago. Borgo San Pietro, Teglieto, Fiumata e Sant’Ippolito sono oggi divenuti interessanti e ridenti centri turistici. Anche la Cappella del Monastero delle Clarisse di Borgo San Pietro, risalente al XIII sec., venne salvata dalle acque: fu smontata pietra per pietra e rimontata presso la nuova chiesa del paese, ripristinando anche gli antichi affreschi rinascimentali.
Nei pressi del lago, in posizione elevata, sorgono antichi borghi dall’aspetto medievale come Fiamignano e Petrella Salto . Quest’ultimo è dominato dai ruderi del castello nel quale, nel 1698, fu assassinato Francesco Cenci. Il fosco evento si concluse, un anno dopo, con la condanna e la decapitazione della figlia Beatrice, accusata di aver istigato gli esecutori del delitto.
Tutto il perimetro dell’invaso è molto articolato. Caratterizzato da numerosi fiordi ed insenature, è percorso da strade asfaltate e le sponde, che si estendono per circa 40 Km e sono accessibili per un buon 60%. Sul versante di destra, esposto a Sud-Ovest, sono presenti i paesi e le coltivazioni, quello di sinistra, esposto a Nord-Est, è ricoperto da prati e da boschi di querce e castagneti.